martedì 15 novembre 2011

Bright Star

Bright star, would I were stedfast as thou art—
Not in lone splendour hung aloft the night
And watching, with eternal lids apart,
Like nature's patient, sleepless Eremite,
The moving waters at their priestlike task
Of pure ablution round earth's human shores,
Or gazing on the new soft-fallen mask
Of snow upon the mountains and the moors
No—yet still stedfast, still unchangeable,
Pillow'd upon my fair love's ripening breast,
To feel for ever its soft fall and swell,
Awake for ever in a sweet unrest,
Still, still to hear her tender-taken breath,
And so live ever—or else swoon to death.

John Keats
1819

Trad: Lucente stella, esser potessi come te costante - 
non però, in solitario splendore, nella notte sospesa,
mentre, con il tuo sguardo eterno, osservi distante    
tu, della natura paziente e insonne eremita,

le mutevoli acque al sacro compito intente
di pure abluzioni attorno alle spiagge umane,
o mentre scruti la maschera, discesa lievemente,
di fresca neve sui monti, e sopra le brughiere -

No - sempre costante, senza un cambiamento,
adagiarmi vorrei sul seno generoso del mio amore,
sentendolo abbassarsi e sollevarsi lento,
in dolce inquietudine e senza mai dormire,

Così sempre, e per sempre, il suo lieve respiro sentire
e vivere in eterno - o, in estasi,  morire.


Qualche sera fa ho visto per la seconda volta  il film Bright Star di Jane Campion (un nome una garanzia). Mentre la prima visione mi aveva incollata alla  trama (il film ripercorre gli ultimi tre anni di vita del poeta John Keats e la sua relazione amorosa, contrastata da molti ma alla fine accettata e sostenuta, con Fanny Brawne, gentile fanciulla di famiglia agiata e sua musa ispiratrice),  questa volta mi sono concentrata soprattutto sulla fotografia, il contesto, i colori, i dialoghi permeati di poesia, le parole non dette, la sensibilità di una storia che tocca l'anima.




La sensibilità di Jane Campion pervade tutto il film ma ancor di più può ovviamente la poesia e l'arte di John Keats.
Dopo il primo bacio John e Fanny vengono separati dalle vacanze estive e iniziano una corrispondenza epistolare che li farà sentire vicini e consoliderà i loro sentimenti.

Tutte le lettere di Keats alla sua amata sono oggi pubblicate. Ne ho scelta una a caso (sono tutte splendide) che inizia così:

"My sweet girl,Your Letter gave me more delight, than any thing in the world but yourself could do; indeed I am almost astonished that any absent one should have that luxurious power over my senses which I feel. Even when I am not thinking of you I receive your influence and a tenderer nature steeling upon me. All my thoughts, my unhappiest days and nights have I find not at all cured me of my love of Beauty, but made it so intense that I am miserable that you are not with me: or rather breathe in that dull sort of patience that cannot be called Life. I never knew before, what such a love as you have made me feel, was; I did not believe in it; my Fancy was affraid of it, lest it should burn me up. But if you will fully love me, though there may be some fire, 'twill not be more than we can bear when moistened and bedewed with Pleasures" .

Quale donna non vorrebbe sentire parole come queste?

Buona settimana a tutti

3 commenti:

  1. Non ho visto questo film ma mi hai incuriosita parecchio, anche perché adoro Keats!

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  2. Non sono mai riuscita a vederlo per intero quel film. Dovrò rimediare.

    Baci

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  3. ciao ragazze
    quando vedrete (o rivedrete) il film poi mi dite le vostre impressioni.
    Buona giornata e buon fine settimana, per fortuna è venerdì!

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