Domenica sono stata a visitare Villa Panza, a Varese.
Villa Panza è oggi un bene del FAI, tra quelli secondo me
meglio conservati. La villa è stata costruita nella seconda metà del 1700 e poi
ristrutturata in epoca neoclassica. Oggi è celebre per la collezione di arte contemporanea
che il suo ultimo proprietario, Giuseppe Panza di Biumo, ha raccolto negli
ultimi 50 anni, invitando gli artisti più in voga dell’epoca a trasformare le
numerose stanze della villa in opere d’arte ambientale. Mentre il piano terra
infatti presenta una struttura di abitazione (anche se le sale, riccamente
decorate e sontuose, sono ricche di opere d’arte, tra cui i grandi dipinti monocromatici
di Sims e Simpson), le stanze del primo piano sono interamente dedicate all’arte
e in particolare alle installazioni al neon di Dan Flavin. Non vi dico il
tripudio di colori; ogni stanza ha un’installazione e un colore diverso.
Bellissimo l’effetto sul corridoio, su cui si affacciano i fasci di luce delle
porte; di sotto trovate una foto che ho trovato su internet e che rende l’idea
della visione di insieme; ho cercato di scattare qualche foto anch’io ma,
essendo vietato e dovendo quindi “agire” in fretta, l’effetto non è dei
migliori (qualcuna però sono riuscita comunque a farla....ma non ditelo al Fai:-)!).
|
Allestimento Dan Flavin 1° piano |
|
Interno |
|
Sky space - James Turrell |
|
Scorcio del parco |
|
La villa dal cortile interno |
La villa ospitava poi una mostra temporanea che mi
incuriosiva da un po’. L’esposizione di Bill Viola “Reflections”. Non sono un’intenditrice
d’arte (e quindi prendete pure qualsiasi mio commento con le pinze), però mi
piace andar per mostre e farmi emozionare (o meno) dalle opere, moderne o
antiche, poco importa.
Bill Viola è un artista americano famoso oggi per le sue
opere di video arte. Ammetto che, anche se si tratta di video (mi si perdoni il
termine poco tecnico) e quindi per certi versi di un mezzo di comunicazione più
immediato e vicino ai nostri tempi rispetto alla pittura o alla scultura, la
loro interpretazione resta tuttavia difficile ai non esperti. Capita però che alcuni
ti colpiscano dritto al cuore e ti costringano a fermarti a osservarli (la
durata dei video va dai pochi minuti, all’ora e più), per capire, per
riflettere, per immedesimarti. Non vi starò a commentare tutti i video esposti
anche perchè alcuni di loro non mi hanno colpita o non li ho proprio capiti (mi
scusi il sig. Viola). Però due video in particolare mi hanno trasmesso emozioni
incredibili: il video “the darkest side of the dawn”, la registrazione dei
minuti precedenti l’alba e di come la luce del sole, in crescendo, dia un
significato nuovo al paesaggio circostante in ogni fotogramma, e il trittico di Nantes, che documenta la ricerca dell'autore del significato della vita attraverso concetti esistenziali quali la
nascita, la morte e la trascendenza. Quest’ultima opera mi ha
colpita molto, al di là della crudezza di alcuni fotogrammi (si vede il momento di un parto e l'agonia di un anziano dal volto sofferente e scarno e gli occhi ormai quasi chiusi). Mi ha fatto
riflettere appunto sul cerchio della vita, su questo destino che accomuna tutti
gli esseri viventi. Sta tutto lì: si nasce, si vive (più o meno bene) e si
muore, e all’inizio e alla fine di questo percorso siamo soli, di fronte a Dio,
di fronte alla vita in quanto tale e al nostro percorso.
|
The darkest side of dawn |
|
Nantes
Triptych |
Se vi capita di imbattervi in un’esposizione di Bill Viola,
vi consiglio di vederla, così come vi consiglio, se non abitate lontano, di
visitare Villa Panza a Varese.
Buon inizio settimana a tutti!
Grazie del suggerimento. Non conosco l'artista. Molto interessante da quello che vedo.
RispondiEliminaRaffaella
Ciao! Che bei posti che visiti.. non sono mai stata a Varese!
RispondiEliminaPs: volevo ringraziarti per il sostegno e augurarti buon weekend!
Baciii