“Il monte Fumo è una cattedrale di ghiaccio, teatro di una battaglia decisiva. Ma l’eco dei combattimenti non varca l’entrata della caverna in cui avviene un confronto fra due uomini. Uno è un prigioniero che all’alba sarà fucilato, a meno che non riveli nome e grado. L’altro è un medico che ha solo una notte per convincerlo a parlare, ma che ancora non sa che ciò che sta per sentire è molto più di quanto ha chiesto e cambierà per sempre anche la sua esistenza. Perché le vite di questi due uomini che dovrebbero essere nemici, in realtà, sono legate. Sono appese a un filo sottile come il fumo che si leva dalle loro sigarette e dipendono dalle risposte a tre domande. Chi è il prigioniero? Chi è Guzman? Chi era l’uomo che fumava sul Titanic? Questa è la storia della verità nascosta nell’abisso di una leggenda. Questa è la storia di un eroe insolito e della sua ossessione. Questa storia ha attraversato il tempo e ingannato la morte, perché è destinata al cuore di una donna misteriosa”.
Quando ho letto queste righe non ho potuto non comprare il libro al volo.
Avevo già letto i due precedenti libri di Carrisi, Il Suggeritore e Il tribunale delle anime. Entrambi thriller mozzafiato. Il suggeritore racconta della disperata caccia a un serial killer, le cui vittime non sembrano tra loro connesse ma nascondono tutte grandi segreti; ne Il tribunale delle anime si indaga invece sulla sparizione di una giovane studentessa, che sembra essere stata letteralmente ingoiata dai sotterranei di Roma e dai misteri che avvolgono la città.
La donna dei fiori di carta invece è di un genere completamente diverso. C’è sì un mistero da risolvere, ma la trama non è quella di un thriller, tutt’altro. Potrei azzardare che la scrittura di questo romanzo ricorda quella di Baricco, anche se i due autori sono lontani tra loro anni luce. Il libro si legge tutto d’un fiato, i capitoli sono brevi ma la trama non ne risente, non si “spezza” tra un capitolo e l’altro.
Jacob Rouman, medico di un piccolo avamposto austriaco sul monte Fumo, viene incaricato di scoprire il nome dell’ufficiale nemico che è stato catturato, al fine di negoziare il suo rilascio in cambio di prigionieri italiani. Ma quando Jacob approccia il prigioniero chiedendogli di rivelargli la sua identità, si vede rivolgere due domande: Chi è Guzman? Chi era l’uomo che fumava sul Titanic? Solo trovando la risposta a queste domande, Jacob scoprirà l’identità dell’uomo e forse potrà salvarlo dalla fucilazione.
Ma appunto, chi è Guzman? E qui inizia il racconto della vita di quest’uomo incredibile, racconto che ci trascinerà indietro nel tempo, facendoci conoscere via via altri personaggi strani e affascinanti e trasportandoci in luoghi esotici e ai confini dell’immaginazione. Di Guzman veniamo a sapere che amava raccontare storie, più o meno vere, e che grazie alla sua arte oratoria, in grado di catturare l’attenzione di chiunque lo stesse ascoltando, aveva conquistato anche il cuore di una donna bellissima e misteriosa, Isabel, nonostante l’aspetto fisico non lo aiutasse. Nel corso del racconto però scopriamo che un giorno Guzman lascia Isabel all’improvviso, scomparendo nel nulla. Perchè? E perchè il prigioniero sta raccontando tutto questo a Rouman?
A poco a poco il medico capisce che anche lui è ormai parte di questo racconto, che la sua vita e quella degli altri protagonisti del racconto sono intrecciate da un disegno sottile. Riuscirà a scoprire l’identità del prigioniero? E sarà poi in grado di fare ciò che gli viene richiesto dallo stesso?
Questo libro mi è piaciuto moltissimo. Ammetto di averlo comprato pensando fosse un thriller ma alla fine sono stata proprio contenta non lo fosse. È un libro che permette di evadere con la mente proprio perchè la storia raccontata non ha nulla di classico o di scontato e la trama si costruisce a poco a poco. Anche molte situazioni descritte sono al limite della realtà, come se gli stessi protagonisti vivano in un mondo surreale e fantasioso dove può succedere qualsiasi cosa. La stessa grotta dove il medico interroga il prigioniero è come un’oasi sospesa sulle atrocità della guerra. Ve lo consiglio!
Qualcuno di voi lo ha letto? Che ne pensate? Vi ispira?